Il portale per dire: “Basta con la Malcomunicazione!”

 

 

Le ultime parole famose: Hai un minuto?

Intelligenza Linguistica

La domanda, di per sé, è bellissima.
Va dritta al punto, è concisa. Chiede qualcosa, ma lascia la decisione all’altro.
Nasconde, però, un’insidia non da poco. Anche nelle varianti da più minuti (“hai cinque minuti?”).

Molto spesso, o quasi sempre, lo scenario è questo:

“Ciao, hai un minuto?”
“Si, ok, dimmi.”
“Volevo parlarti di…”

15 minuti dopo…

“Scusa, ma ero già in ritardo, ora devo proprio andare.”
“Ah, ma volevo dirti ancora una cosa importante…”
“Si, si, la prossima volta, dai. Scappo, ciao!”

Risultato: la persona a cui stavi parlando pensava a tutt’altro. Non si ricorderà di quello che vi siete detti e magari sarà pure risentita per il ritardo che gli hai causato.

Tutto questo, perché?

Per non aver mantenuto la parola, come da tua stessa richiesta.
Hai domandato “un minuto” e ti hanno detto che andava bene.

“Un minuto” è quello che hai realmente. Non allargarti e prenderne altri.

Se te ne servono di più, chiedili subito e non usare uno stratagemma del genere (che tu ne sia consapevole o inconsapevole).
E se mentre parli scopri che non stai nei limiti del tempo che ti eri prefissato?

Semplice.

Riconosci che il tempo a tua disposizione è terminato e chiedi alla persona con cui stai comunicando se gli va bene proseguire per altri x minuti.

Risultato: dimostri di rispettare il tempo altrui e di sapere gestire una conversazione. Inoltre, se l’interlocutore ha un appuntamento, o se ha capito di aver bisogno di altre informazioni prima di continuare oppure se si sta annoiando, gli dai la possibilità di “sganciarsi”. Invece, se è disposto a darti ulteriore tempo, ottieni la conferma che è interessato, che la discussione è proficua per entrambi e che se la ricorderà.

Per evitare la malcomunicazione:

Mantieni la tua parola. “Hai un minuto?” significa che ne chiedi uno solo.

Se necessario, formula una nuova richiesta.

 

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