Onestamente ti dico… che le volte in cui non dico “onestamente” potrei essere disonesto, visto che ho bisogno di sottolinearlo.
La frase precedente forse è un po’ articolata, ma se la rileggi con calma capirai perché l’ho usata come esempio.
Se ammetti di dire qualcosa onestamente affermi che, questa volta, sei sincero. D’altronde lo hai appena dichiarato. E le volte in cui non lo fai, c’è forse mica il rischio che tu possa mentire?
E’ una di quelle parole trabocchetto, nel senso che nominarle invalida immediatamente lo scopo della tua comunicazione. Non mettere in testa agli altri che ci sono casi in cui potresti essere disonesto. Non fare in modo che si chiedano perché hai sentito il bisogno di specificare qualcosa che dovrebbe essere scontato.
Alternative:
“Onestamente, ti dico che” diventa “Ti dico che”.
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