Per rimanere ancora in termini di morte da Power Point, ciò che accade di solito è che usare le slide come non si dovrebbe è dovuto anche al timore di non dire tutto quello che si vorrebbe.
Che sia per insicurezza o per desiderio di dimostrare una competenza approfondita, questo si traduce in muri di testo, grafici multipli accatastati uno sull’altro, accozzaglia di tabelle di svariati colori per evidenziare tutto e il contrario di tutto.
Questa abbondanza di informazioni sembra dover essere garanzia della propria preparazione o la coperta di Linus per avere sottomano qualsiasi cosa si potrebbe rivelare utile. Metti mai che qualcuno faccia una domanda trabocchetto…
Il punto è che sei lì per trasmettere qualcosa a chi, si presume, ne sappia meno di te.
E hai scelto una modalità di comunicazione che si basa sulle tue capacità di fare arrivare quel messaggio. La tua presenza è il fattore determinante, infatti sei il presentatore. Il perno intorno a cui ruota tutto. Senza di te non c’è nessuna presentazione. Senza di te le slide non dovrebbero essere capite.
Esatto. Ti ho dato una linea guida. Se le tue slide si capiscono senza che tu le animi, stai sbagliando qualcosa.
Le slide non sono quella specie di appunti che i professori dell’università ti danno alla fine del corso per studiarci sopra.
Sono invece un supporto visivo per mandare a segno quello che vuoi dire. Sono un attore comprimario che ti fa da spalla per far risaltare meglio le tue battute.
Da oggi guardale in questo modo e vedrai che i tuoi interventi assumeranno una piega del tutto diversa. Sicuramente più coinvolgente. Con te al centro dell’attenzione.
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